Paola Donati - ISRAELE 2007

La didattica della Shoah – Viaggio Studio alla Scuola Internazionale per gli studi della Shoah YAD VASHEM - ISRAELE – gennaio 2007

Ciao Laura Scusa il ritardo. Luciana ed io volevamo trovare un momento per scriverti insieme, ma purtroppo abbiamo impegni diversi e non ci è stato ancora possibile vederci con calma per scriverti. Così abbiamo deciso di mandarti delle riflessioni personali. Ho vissuto a Gerusalemme giorni indubbiamente molto pieni ed intensi, ho fatto un tal pieno tra nozioni, emozioni e relazioni umane che mi ci sono voluti alcuni giorni prima di mettere a fuoco cosa mi era capitato. Un' esperienza unica e molto bella, che dovrebbero vivere tutti gli insegnanti.Il primo effetto è stato quello di cercare ancora, di informarmi, di leggere tutto sulla Shoah, le implicazioni dei paesi alleati, sui giusti, ma anche romanzi di autori israeliani. Un altro effetto è quello di essere molto più attenta e critica sui fatti di cronaca che sento in tv o legge riguardo a Gerusalemme e il medio oriente. A scuola non ho ancora avuto modo di utilizzare il materiale acquistato a Yad Vashem. Questo è per me un problema: insegnando solo inglese dovrei coinvolgere qualche insegnante di italiano che volesse con me realizzare un'attività interdisciplinare... Ci devo pensare ancora... Riflessioni personali sul corso a Yad Vashem: molto ben strutturato ed ampio nella scelta degli interventi e degli argomenti, ma troppo incalzante cioè poco tempo è stato lasciato alla riflessione personale e all'uso dei mezzi del centro. Valida la scelta di realizzarlo a Gerusalemme, ma sarebbe stato bello potersi muovere un po' di più per poter conoscere il paese anche se so che i tempi e i costi hanno inciso al riguardo. Infine come hai detto tu più volte lo spirito di gruppo è stato un po' trascurato, forse anche a causa dei tempi così stretti!?!? Non so. Vorrei ringraziarti per l'esperienza che mi è stato possibile vivere grazie alla tua organizzazione e spero proprio che venga data anche ad altri questa opportunità.

A presto Paola Donati