Anno in corso

I NEMICI SONO GLI ALTRI
Le vittime del regime nazista (1933-1945)

Seminario di formazione a.s. 2024-2025

Il Seminario quest’anno si propone di approfondire i concetti di inclusione ed esclusione sotto il regime nazista, studiando le principali forme di repressione del diritto alla vita che colpì milioni di persone sotto il Terzo Reich.
Per creare una comunità forte e coesa, capace di assicurare al Führer il suo consenso e sostegno per la realizzazione del programma di governo, occorreva “ripulire” in primo luogo la società tedesca di tutti gli individui che per idee, comportamento, appartenenza razziale, rappresentavano un pericolo. Tra il 1933 e il 1945, una serie di misure repressive e persecutorie si abbatté su singoli o gruppi specifici di persone: gli oppositori politici, i Testimoni di Geova, gli omosessuali, gli “asociali” (senza fissa dimora, delinquenti abituali, prostitute, alcolizzati, renitenti al lavoro, ecc.), i sinti e rom (comunemente ed erroneamente definiti “zingari”), i disabili fisici e psichici, gli ebrei. 
Se per il nazismo i nemici erano tutti coloro che non potevano essere inclusi nella comunità ideale e pura del popolo ariano, chi sono oggi le persone che consideriamo diverse da noi e definiamo “altri”?

Gli incontri, salvo diversamente indicato, si svolgeranno presso la Sala del Consiglio Comunale di Rimini dalle 15 alle 17. Il percorso di studio si articola in  4 lezioni di storia presso la Sala Consigliare del Comune di Rimini e un percorso laboratoriale a cura di Alcantara Teatro sul tema della differenza, che si terrà presso la Sala balletto del Teatro Galli.
Sono previste attività collaterali che ampliano la conoscenza storica sui temi affrontati coi linguaggi dell’arte, del teatro, del cinema, ecc. Pur non rientrando tutte tra le iniziative obbligatorie per candidarsi alla partecipazione al viaggio, sono appuntamenti pensati particolarmente per i giovani che aderiscono al progetto. 
Al termine del seminario, un gruppo rappresentativo di studenti e studentesse appartenenti a tutti gli Istituti scolastici coinvolti prenderà parte ad un viaggio studio con destinazione Austria.

Coordinamento didattico: Prof. Marco Strocchi

 

mercoledì 20 novembre 2024
Francesca Panozzo
Referente sezione didattica MEB-Museo Ebraico di Bologna/ISREC-Rimini
Ebrei veri e immaginati nell'Italia fascista e nella Germania nazista
Quando Mussolini e poi Hitler raggiunsero il potere tra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta del Novecento, in Italia e in Germania gli ebrei rappresentavano una minoranza ben integrata nelle rispettive società con le quali condividevano lingua, cultura e storia. Eppure questo non impedì all'ideologia razzista di dipingerli come diversi da isolare, nemici da allontanare dalla comunità e infine sotto-uomini da eliminare fisicamente.

mercoledì 18 dicembre 2024
Maria Rosaria Di Dedda
Responsabile sezione didattica Istituto Storico della Provincia di Rimini
Tra obbedienza e libertà: i giovani sotto il nazionalsocialismo
Durante il III Reich la società tedesca manifestò alti livelli di consenso al regime hitleriano grazie anche all’organizzazione rigidamente centralizzata e fortemente “seduttiva” della Hitlerjugend. Eppure, alcuni giovani espressero la loro opposizione al totalitarismo sia attraverso il dissenso politico sia attraverso gli stili di vita alternativi.
Quest’incontro vuole ricordare e raccontare la vicenda di alcuni gruppi di ragazzi come La Rosa Bianca e gli Swing Kids all’interno della cornice storica della dittatura nazista.

febbraio 2025 (data da definire)
Laura Fontana
Responsabile Attività Educazione alla Memoria e Responsabile Italia Mémorial de la Shoah di Parigi
Aktion T4: l’assassinio delle “vite indegne di vivere” durante il regime nazista
Il nome in codice nazista Aktion T4 (dalla lettera T di via Tiergartenstrasse a Berlino, al cui civico 4 si trovava l’organizzazione amministrativa di questo programma criminale) si riferisce all'eliminazione sistematica attuata in Germania dall’autunno 1939 di tutti coloro che venivano considerati "degenerati": malati di mente, portatori di handicap e malattie ereditarie gravi, tubercolotici, ma anche “disadattati” a vario titolo. In pratica, questi “ariani” imperfetti erano una tara per la perfezione della razza germanica. In poco meno di 2 anni, almeno 10.000 neonati, bambini e adolescenti furono uccisi, su 70.000 vittime dell’Aktion T4, con la complicità di medici e personale sanitario, ma tenendo le famiglie dei pazienti all’oscuro. Anche dall’autunno 1941, quando formalmente Hitler arrestò l’Aktion T4 per mettere a tacere alcune voci di protesta in Germania, il programma continuò ad essere applicato in forma più discreta ed esteso ai territori occupati, cambiando il nome (Aktion 14f13) e puntando a eliminare i soggetti ritenuti “improduttivi”, “bocche inutili da sfamare” (come i prigionieri sfiniti nei campi di concentramento). Complessivamente il numero di vittime ammonta a più di 300.000 persone.

mercoledì 19 marzo 2025
Luca Bravi
Università di Firenze
Attraversare Auschwitz. La persecuzione e lo sterminio di rom e sinti 
Tra marzo 1943 e agosto 1944, Auschwitz-Birkenau è stato il luogo in cui si è compiuto lo sterminio di rom e sinti, considerati "categoria zingari" e descritti come  una popolazione di razza inferiore. Furono 23000 i sinti e rom deportati a Birkenau, all'interno dello "Zigeunerlager", l'area BIIe del lager che fu liquidata nella notte del 2 agosto 1944. Si indicano in circa mezzo milione i rom e sinti vittime della persecuzione nazi-fascista. 
L'antiziganismo, cioè l'odio rivolto verso questa popolazione transnazionale, non è nato con Auschwitz, ma ha tappe precedenti e successive che indicano gli appartenenti a queste comunità come i soggetti più colpiti dall'odio sociale nel presente (nel 2019, l'antiziganismo in Italia è stato misurato in una percentuale dell'83%). Senza scadere in semplicistiche e fuorvianti equiparazioni tra passato e presente, conoscere la storia di sinti e rom ad Auschwitz rappresenta uno strumento utile ad individuare, riconoscere e decostruire i processi di costruzione di odio e pregiudizio tuttora attivi.


PERCORSO LABORATORIALE  a cura dell’Associazione Teatrale Alcantara

domenica 1 dicembre
ore 17 
Teatro degli Atti
LiberAlice, spettacolo teatrale del Laboratorio Psicosociale di Alcantara
liberamente ispirato a Alice e “Attraverso lo specchio di L. Caroll

Alice è il simbolo della lotta contro il tempo sempre in agguato, contro i rimproveri benpensanti, gli inutili giri di parole senza senso; viaggia in difesa della propria identità e del diritto di immaginazione. Alice cerca uno spazio, un luogo dove poter essere ciò che è, senza giudizi e senza valutazioni di normalità e ragionevolezza. Vaga al di là dello specchio con coraggio, cercando di non perdersi, alla ricerca della propria libertà. Agisce seguendo il cuore e l’istinto, rischiando di essere giudicata matta ma… si sa, i matti sono sempre i migliori.
Alternando momenti poetici e surreali ad altri fortemente autoironici, LiberAlice è un grido in difesa della possibilità di sognare, nonostante tutto.
“Tira un vento che fa male, tira un vento che mi fa male. Il coraggio, lo troverò e prima o poi aprirò questa porta e sparirò. Libera l’anima mia, libera l’anima mia, libera la pazzia”Seguirà breve incontro/dibattito a cura del Laboratorio Psicosociale, Alcantara.

Durata dello spettacolo: 1ora
Ingresso gratuito.
Gli studenti iscritti al seminario, potranno prenotare scrivendo una mail a: info@alcantarateatroragazzi.it


giovedì 9 gennaio – Primo Gruppo
giovedì 16 gennaio – Secondo Gruppo
Sala della Musica - Teatro Galli, piazza Cavour,22  Rimini
ore 15-17
Reciproche differenze
Espressione e comunicazione nella diversità
Incontro/laboratorio (riservato ai ragazzi del Seminario)

Da 25 anni, Alcantara Teatro ha creato il Laboratorio Psicosociale come possibilità di approccio alla diversità ed al disagio psicofisico; è aperto a persone con disabilità mentale o difficoltà relazionali che vivono nella società una condizione di “fragilità”, di disagio, spesso di isolamento. Attraverso l’arte e il teatro, il lavoro di Alcantara nasce dall’esigenza di fare di questa fragilità un punto di forza, mettendo la persona al centro e dando a tutti e a tutte la possibilità di raccontarsi, in particolare attraverso la poeticità del corpo, senza costringere la persona con disabilità a seguire i tempi e le forme espressive del mondo dei “normali”, ma di valorizzarne l’identità.
Durante l’incontro, Alcantara racconterà questa lunga ed inedita esperienza, basata su tre parole fondamentali: ascolto, rispetto, relazione; obiettivo fondamentale: la dignità della persona, al di là delle etichette, del pietismo, degli stereotipi e dei pregiudizi. Un’occasione per confrontarsi e dialogare su come attraverso il contatto e la relazione si possono abbattere le barriere che ci allontanano da chi non ci assomiglia e, anzi, le identità si incontrano, dando vita a una comunità che fa nell’incontro con l’altro la sua forza.


Data da definire, autunno 2025
VIAGGIO STUDIO I LUOGHI DELLA MEMORIA
Austria: Mauthausen, Gusen e Castello di Harteim

Nell’anno scolastico 2025-2026, in autunno, un gruppo ristretto di circa 50 studenti e studentesse che hanno frequentato il seminario con le sue attività, parteciperà ad un viaggio in pullman di tre/quattro giorni in Austria. 
Il viaggio farà tappa a Linz, con visite dedicate al campo di concentramento di Mauthausen e ciò che resta di Gusen, uno dei tanti campi satellite: due luoghi che, per le condizioni disumane di internamento e di lavoro forzato nella cava di granito, ebbero una delle mortalità più alte del sistema concentrazionario nazista. Gli studenti visiteranno poi il castello di Hartheim, che durante la guerra fu attrezzato come centro di assassinio col gas per i disabili e i prigionieri malati.

Il viaggio è cofinanziato dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.