Il Comune di Rimini si occupa di educazione alla memoria fin dal 1964, anno in cui venne organizzato il primo viaggio-studio in Austria all’ex campo di concentramento di Mauthausen e a due dei suoi sottocampi, Gusen e Ebensee, con un piccolo gruppo di studenti e studentesse delle scuole medie superiori. La scelta della destinazione era legata alla tragica esperienza di oltre 6.300 italiani, tra cui molti dall’Emilia-Romagna, che tra l’autunno 1943 e i primi mesi del 1945 furono arrestati come oppositori politici e deportati nel complesso concentrazionario di Mauthausen.
Dalla metà degli anni 1960 l’Amministrazione Comunale ha continuato il suo impegno di tener viva la memoria della deportazione e della Shoah, confermando di anno in anno l’iniziativa del viaggio studio per le scuole e inserendola, progressivamente, in un percorso di formazione storica e morale sui temi della dittatura, della libertà, dei diritti umani, fino a evolvere alla fine degli anni 1990 in un vero e proprio progetto educativo, a cura di Laura Fontana, che comprende un ricco programma di iniziative di formazione e di aggiornamento per gli insegnanti e per gli studenti, nonché eventi di divulgazione e di riflessione collettiva sulla memoria: spettacoli teatrali, rassegne di film, laboratori, conferenze e testimonianze di sopravvissuti.
Oggi l’Attività di Educazione alla Memoria è attività istituzionale del Comune che si pone come strumento concreto di collaborazione col mondo della scuola e come ponte di collegamento tra la storia, la memoria e la loro trasmissione ai giovani e alla collettività. Al termine di ogni anno scolastico, il programma di educazione alla memoria si completa e idealmente si conclude con la realizzazione di un viaggio-studio agli ex campi di concentramento nazisti e ai luoghi della memoria della deportazione e della Shoah, in Italia e in Europa.
Dal 1964 al 2017, sono oltre 5000 i ragazzi e le ragazze di Rimini che hanno partecipato all’Attività di cui almeno 2000 hanno preso parte al viaggio formativo della memoria.