lunedì 10 febbraio 2025
GIORNO DEL RICORDO
(Legge n. 92 del 30 marzo 2004)
ore 11
> “Biblioteca di pietra” Molo di Rimini
Deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato alle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e
delle vicende del confine orientale, alla presenza delle autorità civili e militari,
dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e di una delegazione studentesca.
lunedì 10 febbraio 2025
ore 10 - Spettacolo riservato alle scuole
ore 21
> Teatro degli Atti
ESODO
PENTATEUCO #2
da “Esodo” di Diego Runco
di Diego Runco, Chiara Boscaro,
Marco Di Stefano
Una storia molto personale ma nondimeno universale, che racconta una pagina dolorosa e complessa
della storia recente, l’esodo istriano, sottraendo le vicende della città di Pola alle retoriche delle narrazioni
contrapposte per restituirle, attraverso la lingua del teatro, a una dimensione umana. Il protagonista dello spettacolo è Rudi che non è mai emigrato, ma tanti ne ha visti partire, sul piroscafo che portava gli esuli in Italia. Rudi è un istriano di Pola, come il bambino di dieci anni cui decide di raccontare la sua storia rocambolesca fatta di bombe, di zanzare, di barche e di Alida Valli.
Diego Runco recita in quattro lingue per dar vita al giornalista croato alle prime armi, al soldato inglese tifoso del
Liverpool, al prete partigiano, al ragazzo di Pola che pesca con le bombe per la prima volta in vita sua. A fare da cornice, due date simbolo: il 25 giugno 1991, giorno dell’Indipendenza della Croazia, e il 18 agosto 1946, giorno in cui una bomba sulla spiaggia di Vergarolla segna simbolicamente l’inizio dell’Esodo. Una bomba che uccide più di sessanta persone, ma che non viene rivendicata da nessuno: sono passati quasi settant’anni e ancora non si conoscono i nomi dei colpevoli.
Il testo si avventura nelle contraddizioni di una storia controversa e per certi versi non ancora risolta, tenendo
assieme questi elementi e le loro contraddizioni, ricollocandoli nel quadro di una vicenda personale.
Per lo spettacolo delle ore 10:
prenotazioni@alcantarateatroragazzi.it |
tel. 333 566 2609
Biglietto ingresso alunni € 5 – gratuito
per gli insegnanti
Per lo spettacolo delle ore 21: biglietti
presso il botteghino del Teatro Galli
(dal martedì al sabato dalle 10 alle 14, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30)
Biglietto € 15, biglietto ridotto per le scuole € 10
mercoledì 12 febbraio 2025
Sala della Cineteca
L’ULTIMA SPIAGGIA. POLA FRA LA STRAGE DI VERGAROLLA E L’ESODO
film di Alessandro Quadretti e Domenico
Guzzo, in collaborazione con Rai Cinema
a cura di ISREC-RN
ore 10
Alessandro Quadretti incontra e si confronta con gli studenti sulle vicende del confine adriatico
ore 17.30
Domenico Guzzo (Direttore ISREC-FC) e Alessandro Quadretti presentano la visione integrale del film alla
cittadinanza.
Precede la proiezione un inquadramento storico del Prof. Guzzo e a seguire è previsto un dibattito con i partecipanti
Il film ripercorre quello che accadde il 18 agosto del 1946 attraverso i ricordi dei pochi sopravvissuti. Quel giorno, sulla spiaggia di Vergarolla, a Pola - unica parte dell’Istria al di fuori del controllo Jugoslavo di Tito, sotto amministrazione anglo americana - c’erano centinaia di persone pronte ad assistere ad una rinomata gara di nuoto. Alle 14:15 l’esplosione di numerose mine, apparentemente disinnescate – per un totale di circa nove tonnellate di esplosivo - provocò decine di vittime, 65 quelle accertate. I soccorsi furono complessi e caotici, molti corpi furono letteralmente polverizzati. Il fallimento delle indagini e la mancata individuazione dei responsabili finiranno per cristallizzare nella cittadinanza la convinzione che Pola fosse una sorta di pedina di scambio nel gioco
delle potenze vincitrici della guerra.
Sostanzialmente la popolazione italiana di Pola ritenne di trovarsi di fronte ad un’alternativa secca: o rimanere nella
propria città in balia di un potere che non offriva alcuna garanzia sul piano della sicurezza personale e della
difesa dell’italianità, o prendere la via dell’esilio. Nell’estate del 1946 l’esodo era già un’opzione molto concreta;
tuttavia, nella memoria collettiva della popolazione, la strage di Vergarolla venne ritenuta come un punto di svolta,
in cui anche gli incerti si convinsero che la permanenza in città, alla partenza degli Alleati, sarebbe stata impossibile.
Tra la tesi della tragica fatalità e quella dell’attentato premeditato volto a radicalizzare la tensione anti-italiana
in città, col passar del tempo è questa ipotesi più dolosa la più accreditata dalle ultime ricostruzioni storiche.
Per informazioni e prenotazioni:
Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini
Tel: 054124730
istitutostoricorimini@gmail.com