E' la storia italiana, non solo in ricordo delle sue vittime, ma anche delle sue responsabilità nell’attuare misure razziste e persecutorie, il tema attorno al quale ruota il programma annuale di attività di Educazione della memoria del Comune di Rimini, che si arricchisce di appuntamenti per ragazzi e adulti in concomitanza delle celebrazioni del 27 gennaio. Il programma, presentato in conferenza stampa dal vicesindaco Gloria Lisi, dalla responsabile dell’attività di Educazione alla Memoria Laura Fontana e dalla presidente del Consiglio Comunale Sara Donati, parte dalla necessità impellente di non dimenticare le pagine più drammatiche e ignobili della storia, pagine che trovano rimandi allarmanti anche nella più stretta attualità.
Al centro del programma del Giorno della Memoria la presentazione della mostra didattica “1938-1945. La persecuzione degli ebrei d’Italia” curata dalla Fondazione CDEC (Museo della Città, 25 gennaio – 3 marzo) che illustra gli anni in cui il regime fascista mise in atto provvedimenti contro gli ebrei italiani per poi collaborare, dopo l’8 settembre 1943, con l’occupante tedesco alla loro cattura e deportazione verso Auschwitz, dove oltre il 90% fu ucciso all’arrivo. L’inaugurazione si terrà venerdì 25 gennaio alle ore 17.30 alla presenza della Presidente del Consiglio Comunale Sara Donati, delle autorità cittadine, associazioni e rappresentanti del mondo della scuola, e sarà preceduta alle 16 (Sala del Giudizio) dalla proiezione del film documentario “1938. Una vita amara” di Sabrina Benussi, alla presenza della regista. Il film, ricco di testimonianze di sopravvissuti e di documenti dell’epoca, è ambientato a Trieste, la città in cui il Duce annunciò la promulgazione delle leggi razziali e che ha pagato un bilancio molto alto alla Shoah. L’ingresso alla mostra è gratuito, per le scuole è indispensabile la prenotazione e la partecipazione ad una visita guidata curata dall’Istituto storico della Resistenza.
Sabato 26 gennaio alle 21, Korekané presenterà al Teatro degli Atti (ingresso libero) lo spettacolo “Puppenstadt. La commedia del terrore di Terezin”, testo di Stefania Tamburini, che ripercorre la storia del ghetto di Teresienstadt utilizzato dai nazisti come città modello per gli ebrei agli occhi della Croce Rossa Internazionale, ma che funzionò come anticamera della morte verso Auschwitz.
Domenica 27 gennaio alle 10.30 al Parco “Ai Caduti nei Lager 1943-1945” di via Madrid ci sarà la cerimonia ufficiale con la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato alle vittime dei lager nazisti e di tutte le prigionie, alla presenza delle autorità civili e militari, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. La cerimonia sarà accompagnata da letture di riflessioni e testimonianze di alunni e alunne delle scuole di Rimini.
Sempre domenica 27 gennaio alle 17, Dieter Pohl, tra i maggiori storici del nazismo e della Shoah e docente all’Alpen-Adria Universität di Klagenfurt, terrà la lectio magistralis dal titolo “I crimini nazisti e la Shoah” (Museo della Città, Sala del Giudizio, ingresso libero). Un’occasione importante per portare a Rimini il contributo del dibattito storiografico internazionale più recente che interpreta il genocidio degli ebrei nel contesto più generale delle altre violenze di massa commesse dalla Germania di Hitler. Sempre il 27 gennaio, alle ore 21, è in programma alla Cineteca comunale la proiezione del film “1938. Diversi” di Giorgio Treves (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
L'attività di Educazione alla Memoria del Comune di RImini, iniziata nel 1964, non si limita al 27 gennaio ma dura l'intero anno, Dallo scorso autunno sono stati 1.800 gli studenti dalle elementari alle superiori e oltre duecento gli insegnanti coinvolti nei vari progetti e percorsi.