È stata una cerimonia suggestiva e significativa quella tenutasi stamane presso il Teatro "A. Galli" nel pieno rispetto di tutte le disposizioni previste in materia di contrasto al diffondersi della pandemia da Covid-19.
Il Prefetto Forlenza, di volta in volta affiancato dai Sindaci di Morciano di Romagna e di Misano Adriatico con un insignito residente nei rispettivi Comuni e dal Sindaco di Rimini con sei, ha consegnato otto Medaglie d'Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti (Legge 27 dicembre 2006, n.296), ad altrettanti familiari residenti in questa provincia.
Il Prefetto ha illustrato l'importanza della Cerimonia che, pur nella sobrietà del momento, si colloca in una Rimini scelta quale Città di riferimento nazionale dal Comitato di coordinamento delle iniziative in memoria della Shoah costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Forlenza ha affermato, tra l'altro, che "i numeri agghiaccianti e spaventosi che caratterizzano lo sterminio nazista, non possono essere mai essere assunti come freddo dato numerico, perché dietro a ciascun numero c'è una persona, con la sua storia, i suoi affetti e nulla può essere tralasciato di questa umanità che ha patito gli stenti, il dolore, la fame e persino il tentativo di azzerarne la dignità".
Il Sindaco Andrea Gnassi, nell'esprimere il proprio orgoglio ed apprezzamento per l'intero programma delle iniziative, ha portato ai presenti il saluto della Città ospitante.
Durante la cerimomnia è stato cantato l'Inno nazionale, e altri brani, dal soprano riminese Paola Tiraferri accompagnata al pianoforte dal Maestro Benedetto Franco Morri.
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