Il 23 giugno 1944, a seguito delle proteste del governo danese per le mancate informazioni sugli ebrei deportati dalla Danimarca per Theresienstadt (Terezin, in Cecoslovacchia), una delegazione della Croce Rossa Internazionale ottiene dai vertici del regime nazista il permesso di visitare il ghetto. Per alcune ore Terezin si trasforma nella città modello degli ebrei che paiono vivere e lavorare senza alcuna privazione o violenza. Un inganno abilmente orchestrato dalla propaganda nazista che riesce a nascondere ciò che si cela dietro quella crudele finzione: Terezin è fin dal novembre 1941 l’anticamera della morte per gli ebrei rinchiusi nel ghetto, trasferiti regolarmente verso i centri di sterminio come Auschwitz. Una menzogna riuscita forse anche per l’ingenuità di Maurice Rossel, ispettore della Croce Rossa Internazionale, a capo della delegazione a Terezin, che anche molti anni dopo la fine della guerra dichiarerà di non essersi accorto del tranello e di aver creduto a quell’universo virtuale messo abilmente in scena. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Museo della città
Via tonini
47900RiminiRN
Italia