Giornata internazionale di studi dedicata alla storia della Frontiera Adriatica

9 febbraio 2024 - Sala Ressi del Teatro Galli

La scelta di dare vita alla Giornata di studi è stata compiuta con l’intento di onorare nella maniera più degna il Giorno del Ricordo, di cui ricorre nel 2024 il ventesimo anniversario: considerata infatti l’importanza di tale ricorrenza, si è ritenuto di accompagnare il momento puramente celebrativo con uno spazio ampio dedicato invece alla riflessione. Tale riflessione si articolerà su due momenti: l’uno dedicato prevalentemente alla didattica della storia della Frontiera Adriatica, la cui rilevanza è stata di recente richiamata dal Ministero ? con l’emanazione di apposite Linee guida; l’altro invece all’approfondimento di uno dei grandi e terribili nodi della contemporaneità, in cui è ben visibile il collegamento fra le vicende delle terre giuliano-dalmate e la “grande storia” europea e mondiale, vale a dire quello degli urbicidi.

La sessione mattiniera quindi sarà dedicata al tema dell’insegnamento della storia di frontiera e vedrà anch’essa due momenti. La prima parte farà una ricognizione sulla situazione normativa e sulle iniziative intraprese dal MIM, con la relazione di Fabio Todero, nonché alle “buone pratiche” realizzate da ormai un trentennio nell’ambito degli Istituti per la storia della Resistenza che alle vicende dell’area alto-adriatica hanno sempre dedicato grandissima attenzione. Ne parlerà Franco Cecotti. 
Seguirà una tavola rotonda internazionale con esperti provenienti dalle repubbliche d’Italia, Slovenia e Croazia, per discutere la possibilità di creare strumenti didattici transfrontalieri che cerchino di superare gli unilateralismi delle narrazioni mononazionali. Si tratta di una prospettiva anch’essa indicata nelle Linee guida ministeriali. I lavori della mattinata saranno introdotti da Raoul Pupo, che coordinerà anche la tavola rotonda.

La sessione pomeridiana invece, dal titolo “Guerra e urbicidi” affronterà un tema tipico delle esperienze belliche della metà del secolo scorso, ma che purtroppo risulta ancora terribilmente attuale. Si partirà con una ricognizione generale affidata ad Antonio Ferrara, cui seguiranno l’esplorazione del caso tedesco da parte di Marco Bernardi, di quello di Fiume da parte di Giovanni Stelli (che interverrà da remoto) e che quello di Pola da parte di Fabio Todero. Seguirà la proiezione del documentario curato da Alberto Gagliardo e Oriana Maroni Storie di esodo dall'Istria a Rimini, diretto  da Danilo Candiotti. Anche questa sessione sarà coordinata da Raoul Pupo, che fornirà anche alcuni ragguagli sul caso di Zara.

 

Vedi il programma nel volantino allegato.